https://www.youtube.com/watch?v=UR1TdaE_WFM
di Saul Williams, Anisia Uzeyman (Rwanda, USA, 2021) 105’ V.O. con sottotitoli in italiano 25 settembre - Ore 20.30 - Cinema Arlecchino e 02 Ottobre - Ore 21.30 - Cinema Astra - Sala Smeraldo - Modena «Molto tempo fa vivevamo sulla cima di una montagna. Mia madre e mio padre erano stelle binarie». Il sovversivo musical sci-fi afrofuturista, co-diretto dal rapper americano Saul Williams insieme alla moglie, l’attrice, drammaturga e regista ruandese Anisia Uzeyman, si svolge in un mondo ultraterreno pieno dirifiuti elettronici costituiti da parti riciclate di vecchi computer. Nel panorama delle colline selvagge del Burundi, si svolge la storia d’amore tra un minatore e un intersessuale fuggito di casa: Neptune e Matalusa. Dal loro incontro/fusione si viene a creare un collettivo di hacker anticolonialisti che ha come obiettivo quello di rovesciare e impossessarsi del regime che sta sfruttando le risorse naturali della regione. Il gruppo di ribelli si muove tra diverse dimensioni temporali e spaziali, tra il reale e il virtuale, passato e presente, vita onirica e veglia, mondo colonizzato e mondo libero, maschio e femmina. Da qui prende forma e sostanza audiovisiva un musical sci-fi inscrivibile in quel filone che è l’afro-futurismo, che collega il primo, Born in Flames di Lizzie Borden del 1983. Il film è atipico per le produzioni di musical, e coraggioso per come parla della sessualità nel mondo africano ancora pieno di tabù. La musica, per il film, è parte integrante di questo viaggio lisergico, rendendo il racconto un vero e proprio poema sinfonico. «Non credo che i media tradizionali possano comprendere la potenza del drumming, i codici antichi di comunicazione e il modo in cui tamburi e batterie sappiano creare intersezioni con programmi e software moderni. Ruanda e Burundi hanno una relazione stretta con il suono dei tamburi: l'interconnessione tra il vecchio e il nuovo. Un'interazione che, forse, nel tempo, potrebbe valicare i confini del mondo. E dell'arte.» (Saul Williams). Il film rappresenta una critica feroce alle devastazioni del capitalismo viste nel Burundi, e nei paesi vicini, perpetrate da una società ossessionata dalla tecnologia. Ma propone anche la visione poetica di un futuro in trasformazione, pieno di scene simboliche con feste e canti. Imperdibile.
25 settembre - Ore 20.30 - Cinema Arlecchino
Compra il biglietto02 Ottobre - Ore 21.30 - Cinema Astra - Sala Smeraldo - Modena
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