Il cinema mostruoso di Hayao Miyazaki: identità, alterità, sconfinamenti

Con il Prof. Toshio Miyake, UNIVE. Conduce Stefano Suozzi di Fondazione Collegio San Carlo. In collaborazione con Smart Life Festival. La popolarità globalizzata del Giappone deve molto alla sua associazione con l’anime, il manga, i videogiochi e le loro estetiche pop. Uno degli aspetti più spettacolari di questa eterogenea produzione mediatica è la messa in scena di uno sterminato e cangiante repertorio di mostri. Non solo gli innumerevoli yōkai (mostri tradizionali) di miti e leggende popolari, ma anche mostri più moderni, come il dinosauro radioattivo Godzilla e la sua progenie di kaijū  (bestie gigantesche), e le versioni più postmoderne: i robot esoterico-apocalittici di Neon Genesis Evangelion, l’esercito tascabile dei Pokémon, i giganti antropofagi di Attaco dei  giganti, i mostri superflat dell’artista Takashi Murakami, le creature fantastiche di Hayao Miyazaki. Sono, queste, solo alcune delle tante declinazioni del mostruoso – cyberpunk, ludico-carino, fantasy, pop-artistico, nostalgico – che contribuiscono a fornire le icone sempre più trendy per il nuovo volto del Giappone di inizio XXI secolo. Quali sono i motivi di questa apparente ricchezza dei mostri in Giappone, passata e presente? Possiamo parlare di una mostrificazione ambivalente del Giappone stesso, sia in ottica identitaria interna, sia in ottica di alterizzazione esterna? Quale potrebbe essere il ruolo sconfinante, in tutto questo, dell’estetica mostruosamente ibrida espressa dal cinema di Hayao Miyazaki, il regista di animazione più celebrato in patria e all’estero?


Open Stage - ore 12.00 - Sabato 9 Novembre

Ingresso libero